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andrea contarini 209

grosso reale. Se infatti i grossi nuovi fossero stati coniati sulla stessa base del conteggio, e cioè a 15 soldi (180 pezzi) per marca, essi avrebbero pesato grani 25 60/100 per ognuno mentre invece pesano grani 38 40/100, cioè colla proporzione di 120 pezzi per marca.

Questo fatto unitamente al prezzo del ducato, che per concordi testimonianze di cronisti contemporanei od assai vicini1 si valutava L. 3 e soldi 4 sino ai tempi della guerra di Chioggia, e cioè allo stesso prezzo nominale che aveva prima della riforma monetaria dei tempi di Andrea Dandolo, nella quale si portava

  1. In una cronaca anonima dei primi anni del secolo XV, conservata nella R. Biblioteca di S. Marco (Codice 324, classe VII Ital.), che arriva sino all’anno 1385 si trovano le seguenti notizie all’anno 1382.

    Et in Venetia el si haveva pagado
    el ster de formento grosso ducati 5, a lire 3 soldi 4 per ducato
    el ster de megio ducati 2 men soldi 8
    el sorgo ducati 1 e soldi 36 e cuxì le cezere
    el vin de Marcha e Romania la quarta ducati 4 men soldi 16
    la ribuola ducati 2 soldi 12
    el vin terran ducati 2 men soldi 8
    el miro de oio ducati 3 soldi 14, la lira soldi 8
    le legne ducati 2 men soldi 8 el caro
    la carne salada soldi 8 la lira
    la fresca soldi 6
    el formazo dolze soldi 10 la lira, el salado soldi 7
    el sai soldi 6 el quartarol
    le carobe ducati 2 soldi 12 el ster
    le castegne soldi 6 la lira
    le ceriexe soldi 4 la lira
    i pomi soldi 3 la lira
    le rave march, (marchetti) 4 el 100
    i ravaneli soldi 2 l’uno
    le lentize soldi 2 el torso
    le zevole soldi 2 l’una
    l agio soldi 12 al cento
    i meloni soldi 6 l’uno
    i cogumeri soldi 2 l’uno
    le tige fresche 3 al soldo
    le limone soldi 2 l’ano

    Altre cronache della stessa epoca riproducono le stesse informazioni con poche differenze: ma il valore del ducato è sempre a 3 lire e 4 soldi.