Pagina:Le monete di Venezia.pdf/92

Da Wikisource.

ORIO MALIPIERO

DOGE DI VENEZIA

1178 - 1192.


Orio Malipiero, che aveva rinunciato una prima volta alla suprema dignità in favore di Sebastiano Ziani, fu chiamato a succedergli quando questi si ritirò in un monastero. Il nuovo doge dimostrò saviezza ed accorgimento politico nelle relazioni coll’impero bizantino, e così pure durante gli avvenimenti disgraziati dei Crociati in Palestina, in modo che se ne avvantaggiarono l’influenza ed il commercio dei veneziani in Oriente.

Il Carli1, il Galliccioli2 ed altri scrittori di cose veneziane riproducono nelle loro opere la notizia di una nuova moneta di Orio Malipiero chiamata Aureola, dal nome del doge, la quale era adoperata dai notaj allorchè minacciavano la pena di quinque libras auri. Non sono concordi i cronisti ivi citati sulla natura della specie metallica, perchè alcuni parlano di moneta bianca o di argento, altri di moneta d’oro e finalmente le Memorie di Zecca notano all’anno 1178: «Prencipe D. D. Aureo» Mastropetro fu stampada moneta d’argento nominada Aurelij quali pesavansi Carati 10 per uno, Valeva Soldi due L’uno.» Qualunque sia la lezione che si voglia preferire non è facile interpretare le parole di questi antichi storici, tanto in quelle parti in cui sono concordi, quanto in quelle in cui differiscono, perchè l’oro non fu ridotto in moneta nella zecca veneziana prima del 1284; i piccoli ed i bianchi esistevano anche prima del doge

  1. Carli Rubbi G. R. Delle monete etc., opera citata, pag. 404, Voi. I.
  2. Galliccioli Delle memorie etc., opera citata, Vol. II, pag. 14-16.