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il grosso ebbe dovunque una grandissima diffusione: lo provano le molteplici imitazioni del concetto ed anche del tipo, lo provano le memorie che il grosso ha lasciato e che durano ancora dopo tanti secoli, cosicché in Oriente si sente parlare di grossi ed a Venezia il popolo continua a valersi del nome di questa moneta in molte contrattazioni.

Non sono concordi gli antichi cronisti sull’epoca della prima coniazione del grosso. Andrea Dandolo la fissa all’anno 1194 colle parole: “Subsequenter Dux argenteam monetam vulgariter dictam grossi Veneziani vel Matapani cum imagine Jesu Christi in Throno ab uno latere, et ab alio cum figura Sancti Marci, et Ducis, valoris vigenti sex parvulorum primo fieri decrevit»1 Marin Sanuto antecipa l’epoca della fabbricazione al 11922; invece Martino da Canale, cronista quasi contemporaneo, asserisce che questa moneta fu coniata dai Veneziani solo nell’anno 1202, quando si preparavano all’impresa della conquista di Costantinopoli, colle parole «Mesire Henric Dandle, li noble Dus de Venise, mande venir li charpentiers, et fist erraument apariller et faire chalandres et nes et galies a plante; et fist erraument faire mehailles d’argent por doner as maistres la sodee (soldo, salario) et ce que il deservoient: que les petites que il avoient, (intendi i denari o piccoli) ne lor venoient enei a eise. Et dou tens de Monseignor Henric Dandle en sa, fu comencie en Venise a faire les nobles mehailles d’argent que l’en apele ducat, qui cort parmi le monde por sa bonte3.“

Senza discutere quale di queste date sia veramente la giusta, a noi basta sapere che a Venezia, prima della partenza dei crociati, e non a Costantinopoli, o durante il viaggio, come taluno sospettò, fu iniziata la coniazione del grosso, nel che sono concordi questi autorevolissimi cronisti. Anche il tipo e l’aspetto della

  1. Andrea Dandoli Chronicon, in Muratori, Rerum Ital. Script. Tomo XII, pag. 316.
  2. Sanuto M. Vita Ducum Venetorum, in Muratori, Rer. Ital. Script. Tomo XXII, pag. 527.
  3. Archivio storico italiano. Vol. VIII, pag. 320.