Pagina:Le odi di Anacreonte e di Saffo.djvu/36

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24 le odi


Ma l’arco e lo strale
     Impugna, e mi sfida
     A guerra fatale
     20Di Cipro l’Arcier.
Or io, qual Pelide,
    Coll’asta, col brando,
    Resisto pugnando
    24Del Nume al poter.

All’impeto orrendo
    De’ dardi ch’ei vibra,
    M’arretro fuggendo.
    28Resister non sò.
Finì le saette,
    Divenne più fiero;
    Qual dardo leggiero
    32Se stesso lanciò.

E mentre la via
    S’aprì nel mio petto,
    Quest’alma languìa
    36Nel dolce velen.
Lo scudo di fuori
    Che giova, che basta?
    Nel cor si contrasta,
    40La pugna è nel sen.