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di anacreonte. 47


AL PITTORE CHE DIPINGA BATILLO.


ODE XXIX.


Buon Pittor, com’io t’insegno,
     Deh mi pingi il vago aspetto
     Di Batillo mio diletto,
     4Che in bellezza egual non ha.
Fa’ la chioma rilucente,
     Dentro oscura e fuori bionda,
     Che in anelli si diffonda
     8Per le spalle in libertà.

Sotto fronte delicata
     Piega in arco il ciglio altero:
     L’occhio sia vivace e nero,
     12Che minacci, e desti amor.
A Gradivo, a Citerea
     Rassomigli e l’occhio e il ciglio;
     Ma che il cor resti in periglio
     16Fra la speme e fra il timor.