Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/200

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Molto Illustre ed Eccellentissimo Signor mio,

È comparso qua in Padova il libro di V. S. Eccellentissima De comparatione Aristotelis et Platonis, il quale, per esser novissimo, non ha ancora sparso di sè quel grido ed applauso universale, che son sicuro che spargerà, come prima sia stato letto, inteso e considerato dalli studiosi di questa città. Ma a me, come quello che per gl’infiniti oblighi che ho a V. S. Eccellentissima, e per l’immensa sua bontà, e per la particolare affezione che so che mi porta, la reverisco ed osservo, si è già fatto palese; e mi ha fatto partecipe, se non di tutte le sue bellezze, almeno di quelle che il mio basso ingegno ha potuto sin qui capire, lasciandomi ancora in speranza di poter, di giorno in giorno, scoprirne dell’altre. Ed oltre alla universale dottrina, della quale esso è ripieno, e per la quale è per esser apprezzato ed ammirato da ogn’uno, ha egli a me in particolare arrecata grandissima sodisfazione e consolazione, nel vedere V. S. Eccellentissima, in alcune di quelle questioni che ne i primi anni della nostra amicizia disputavamo con tanta giocondità insieme, inclinare in quella parte, che da me era stimata vera ed il contrario da lei; forse per dar campo a i discorsi, o pur per mostrare il suo felice ingegno, potente anco a sostenere, quando li piacesse, il falso, o sì per salvare incorrotta, anzi intatta in ogni minima particella, la sincerità della dottrina di quel gran Maestro, sotto la cui disciplina pare che militino, e che così far debbano, quelli che si danno

Il cod. a porta, a mo’ di rubrica, sul margine superiore della carta, e di mano diversa da quella che esemplò il testo, il titolo: Del Galilei d’intorno al libro del Mazzone De comparatione Aristotelis et Platonis. Il cod. v intitola: Lettera del S. Galileo Galilei all’Eccellentissimo Mazzoni.