Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/479

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466 usus et fabrica

Datum triangulum dividere lineis acquidistantibus
in partes aequales1. CAP. XII.

Sit triangulus ABC dividendus in quinque partes aequales, aperiatur secundum latus AB in 5.5 & excipiantur numeri ab unitate usque ad quinque, B & imprimantur puncta in linea AB. Deinde iterum aperiatur in quinque secundum AC, & fiat ut iam factum fuit cum AB, ducantur parallelae ad cuncta opposita2, & sic triangulus erit divisus in quinque partes aequales. Accommodato enim, ut iam diximus, instrumento excipies distantiam inter c puncta 1. 1, & firmato uno circini pede in puncto A secabis A, B in D, sicque successive usque ad quinque3.

Datam aliquam superficiem dividere secundum datam proportionem4. CAP. XIII.

Si nulla alia ratione saltem quidem propter hoc admirabilis est huius circini usus5. Sint enim tres viri inter quos dividendus sit campus ABCD, quorum pri-

  1. Fiammingo. Copiato.
  2. Si vis duci parallelas, superfluum est secare AC.
  3. Ha volsuto qui mascherare quello che io insegno nella operazione 8, c. 7; e per ingannare altrui, non si è curato che la sua proposizione doventi particolare, essendo che la mia è universale a tutte le superficie. E che altro è dividere il 3angolo ABC in 5 parti eguali, che il trovarne uno che sia la sua quinta parte, uno che sia li 2/5, uno li 3/5, e l'altro 4/5? Ma ho paura che forse tralasci questa mia operazione, parendoli che averebbe replicato il medesimo, che nella sua 6 di sopra; avendosi cacciato nel cervello, che le superficie simili seguitino la medesima proporzione che i loro lati omologi.
  4. Fiammingo, ad verbum.
  5. Esaggera l'eccellenza dello strumento per la presente, ben che frivolissima, operazione, perchè questa non è rubata da me: ma quanto sono le operazioni quelle che io pongo nella 9, carte 7 b, e nella 10 seguente, e nella 11. Non si è contentato aver fallato una volta, nel dire che i numeri delle linee indicano la proporzione delle superficie, che lo replica qui, e ci rimanda a quello che ne ha scritto di sopra, in linea linearum, al cap. 6.