Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/587

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574 difesa contro alle calunnie ed imposture

rombi b media etiam proportionalis, il quale, oltre al far la proposizione particolare, dichiarerebbe per ignorante un che avesse più fama d’Archimede. E parimente doveva buttare a monte tutto il resto del ciarpame che egli scrive con non minor confusione e improprietà, intralciandolo con lati veri e lati falsi di falsi quadrati e rombi veri, e dir solamente così: Deinde ut C ad D, ita fiat linea A ad aliam E; ex qua describatur figura similis A, quae erit quoque figurae B aequalis; e così veniva a scansare ancora l’altro errore commesso nel dire: quaeratur quarta proportionalis ipsarum D, C, proponendo due linee sole per trovargli la quarta proporzionale.

Nel cap. 17 trasporta le regole per l’estrazion della radice quadrata, e per le ordinanze di fronte e fianco diseguali, con tutti i lor casi e cauzioni e modi diversi di operare, copiate ad verbum dalle 12 e 13 mie Operazioni. E ben che la prima regola posta dal Capra per l’estrazion della radice non sia stampata nel mio libro, ella però si trova in molti manuscritti dati da me alcuni anni a dietro a diversi Signori; e tra li altri è ne gli scritti che detti sei anni sono all’Illustrissimo Sig. Iacop’Alvigi Cornaro, essendo quella stata la prima maniera di operare, ridotta poi a maggior facilità, come nelle altre tre regole stampate da me si vede: le quali due regole, ben che in apparenza differenti, sono però in essenza l’istessa.

Viene dipoi nel cap. 18 a trattar delle Linee de i Solidi, chiamate da me Stereometriche; ed in quello esplica due operazioni, l’una di trovar la proporzione tra due solidi simili proposti, l’altra per costituirne un solo eguale a molti dati: le quali due operazioni sono copiate dalle 16 e 17 mie.

Nel cap. 19 vuole insegnare il modo di sottrarre un solido da un altro simile; operazione pretermessa da me per esser la conversa della precedente, e però manifestissima ad ogni persona. Replica poi nel fine la medesima operazione posta nel capitolo precedente, essendo che il medesimo è trovare la proporzione che hanno in peso due solidi simili, che trovare la proporzione che hanno tra di loro. Vedesi questo modo di operare esemplificato nel fine della mia Operazione 23.

Il cap. è cavato da una parte della mia Operazione 15.

Nel cap. 21 propone due operazioni non copiate dalle mie, dal che ne sèguita, in consequenza necessaria, che non manchino di errori.