Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/63

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60 breve instruzione

potranno accommodare per menoni e parapetti nelle piazze da basso. Fannosi ancora alcuni graticci, simili alla figura X, di castagno; i quali si potranno accommodare, in cambio di piote e pastoni, dalla parte di dentro.

Avanti che venghiamo alla fabrica particolare del forte di terra, sarà molto a proposito che noi dichiariamo la regola di fare il quarto buono; ch’è uno stromento da poter ordinar le scarpe secondo la proporzione che vorremo. Però si deve pigliare una tavola, la quale per ogni verso sia un braccio, come è nella figura ABCD; e se vorremo dare di scarpa un quarto, un quinto, o vero un sesto, per braccio, si dividerà la linea DC in quattro, cinque, sei parti: come nell’essempio si vede, dove noi supponghiamo voler dare per ogni braccio d’altezza un quarto di scarpa; però abbiamo divisa la linea DC in quattro parti uguali, una delle quali è la CE. Tirisi di poi dal punto B al punto E la linea BE, e seghisi via il triangolo BEC: e perchè sia più comodo tale istromento ad esser maneggiato, si taglierà via la metà ADFH. Segnisi poi la linea IK ad angoli retti sopra la BH, e nel punto I si accomodi il filo con il perpendicolo, come si vede per le lettere IK; il quale, nell’usar lo stromento, si farà batter giusto secondo la linea IK. Quando in poi vorremo dare il giusto pendio alla scarpa, averemo un regolo diritto e saldo lungo circa quattro braccia, una delle estremità del quale si accosterà in terra a canto alla corda, che sarà di già tirata nel disegnar la pianta; e tenendo esso regolo diritto, se gli accosterà il lato del quarto buono BE; di poi, inclinando o alzando esso regolo, si ridurrà a segno, che il perpendicolo batta giusto sopra la linea IK: