Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/65

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62 breve instruzione

piantargli basterà ficcargli nel terreno solamente tanto che si sostengano diritti, perchè poi, nel tirar inanzi la fabrica, vengono continuamente a sotterrarsi maggiormente.

Ordinati i pali come si è detto, si pianteranno alcuni regoli appresso la corda dalla parte di fuori, dandogli la pendenza in dentro con il quarto buono, la quale si farà o maggiore o minore secondo la qualità del terreno: perchè, dove la terra è ghiarosa o arenosa, bisogna darle più scarpa, che dove l’è tenace e fissa. Accomodati i regoli, si tirerà un filo tra l’uno e l’altro, equidistante al piano, acciò che il lavoro venga sempre per tutto al pari. Di poi si comincierà a metter le piote, ponendo sempre la parte erbosa per di sotto; e si avvertirà di commetterle bene insieme, il che ci sarà facile con l’aiuto del coltellaccio P, tagliando dove bisogna: e messo che si sarà un filo di piote, si batteranno con la mestola Q, acciò meglio si spianino ed accostino l’una all’altra. Messe che si saranno le piote intorno intorno, si metterà nel mezzo d’esse terra ben trita e sottile, levandone i sassi con il rastrello R, con il quale si distenderà ugualmente: di poi con il pilone S si anderà battendo ed assodandola per tutto egualmente, avvertendo che la non sia nè più alta nè più bassa delle piote, e vada pendendo all’indentro come il suolo di sotto: e