Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/94

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di fortificazione. 91

delle medesime fortificazioni, bisogna ritrovarne le proprie di ciascheduno sito particolare.

E perchè accade alcuna volta, doversi fortificare un luogo che da due o più parti viene assicurato da qualche precipizio, come nella prima seguente figura si veggono li dui precipizii X,R, i quali per natura rendono forte tal sito; in questo caso basterà chiuder i luoghi pericolosi con la cortina AD, accommodandovi per sua difesa li fianchi AB, DE, con le fronti BC, EF facendo dui mezzi baluardi, quali vengono a terminare sopra i precipizii. E questa maniera di fortificazione si dimanda forbicia o tanaglia.

Ma se ci occorresse dover fortificare una china d’un colle, la quale, per la disugualità del sito, non fusse capace di baluardi o altri corpi di difesa reali e grandi, allora si accommodano alcune picciolo cortine, difendendo ciascheduna con fianco; come nella seconda figura si veggono i fianchi e cortine A, B, C, D: e questo modo si dice fortificare a denti. E tal maniera di fortificazione si costuma ancora per circondare li alloggiamenti; perchè, oltre all’esser tale, che in breve tempo si può condurre a fine, non avendo corpi di difesa grandi, può ancora esser difesa da artiglieria minuta,

1. trovarne, B; ritrovar, C — 4. o tre parti, B — 15. e con le, C — 18. di fortificare, C; fortificazioni, n; omesso in B — 20. Ma se occorresse, C — 21. una (la, n) cima d’un colle, A, B — 21-22. per commodità del, B — 26. con un fianco, C — 29-30. di fortificazioni, C —