Pagina:Le opere di Galileo Galilei III.djvu/396

Da Wikisource.

395 verebbe guastar tutti gli orivoli, come quelli che ingannano il senso, nè di loro ci possiamo fidare? Conseguenza sciocchissima, perchè per trarre uso da gli orivoli noi non ci serviamo del veder muover il razo, ma del veder d'ora in ora dov' ei si trova. E così, se ben l'occhio non vede muover Saturno o 'l Sole, non perciò si deve concludere che le conclusioni de gli astronomi sieno false, perchè loro non suppongono, nè si servono per principio delle lor dimostrazioni, che Saturno stia fermo (nel che l'occhio s'inganna); ma solamente, che al tal tempo si vedde con la tale stella fissa, ed al tale con la tale, nel che non è in- 10 ganno. Se dunque gli astronomi non prendono dal senso per ipotesi vere quelle nelle quali il senso s'inganna, ma quelle nelle quali non cade sensibile errore, perchè dannar la lor dottrina? IN ORBE LUNAE ETC. Tu di' che 'l senso s'inganna circa i sensibili comuni, e ne adduci l'esemplo del razo che mostra l'ore, il qual, movendosi, par che stia fermo. Ora io domando se, quando e' si movesse più tardo, l'occhio conoscerebbe tal moto. È forza dir di no, e che tanto meno altri se n'accorgerebbe, quanto la tardità fosse maggiore. Adunque, quando e' non si movesse punto, parrebbe pur immobile; e se questo è, la vista non s'ingannerebbe circa la quiete, la quale è pur lei ancora un sen- 20 sibil comune: che è contro di voi. Bisognerebbe dunque, per verificar la vostra proposizione, che non solo quando il raggio si muove ci paresse star fermo, ma che quando sta fermo ci paresse muoversi. Per detto dell'Autore, se gli uomini fossero stati ciechi, la filosofia sarebbe in maggior perfezione; perchè mancherebbe di molti assunti falsi, che dal senso della vista sono stati presi. Quando fusse vero che il senso s'ingannasse ne i sensibili comuni, nissuno artefice meglio ha proveduto a gl'inganni della vista, conside- rando gli effetti delle refrazzioni etc., che i matematici medesimi. Tra 'l filosofare e lo studiar filosofia ci è quella differenzia appunto 30 che tra 'l disegnar dal naturale e 'l copiare i disegni: e sì come per assuefarsi a maneggiar la penna o la matita con ordine ed in buono 7. dimostrationi di veder che-14. del raggio razo-21. proposizione che quando il raggio sta fermo vi paresse muoversi, e quando e' si muove vi paresse fermo che-24. perchè non mancherebbe-30-31. per cominciare assuefarsi-