Pagina:Le opere di Galileo Galilei IV.djvu/200

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196 considerazioni

alla superficie; e l’acqua ancora, che si va rischiarando, prima chia- risce di sopra, e verso il fondo resta più torbida.

prova, se si fa d’acqua aria, con le palle che soffiano poste su car- boni, ricevendo quel vento in un panno o in una spugna.

Non potersi dire il moto naturale esser solamente alPin su, sì come si dice esser verso il centro, è manifesto; perchè il moto verso il centro serve alla costituzion dell’universo, ed il moto all’in su tende alla dissoluzione: e però ben si può dire, il moto all’in su farsi per estrusione, ma non già il moto all’in giù.

un metallo resta nell’acqua forte senza descendere, perchè la mi- io stione è fatta per gii ultimi indivisibili.

Quando la tavoletta bagnata arriva al livello dell’acqua, l’aria non si separa altramente dall’acqua che bagna la tavoletta, ma la superficie di quest’acqua si continua con l’altra, e l’aria resta come prima, né muta contatto.