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Se è stata cosa difficile e mirabile....1 l’aver potuto gli uomini per lunghe osservazioni, con vigilie continue, per perigliose navigazioni, misurare e determinare gl’intervalli de i cieli, i moti veloci ed i tardi e le loro proporzioni, le grandezze delle stelle, non meno delle vicine che delle lontane ancora, i siti della terra e de i mari, cose che, o in tutto o nella maggior parte, sotto il senso ci caggiono;2 quanto più maravigliosa deviamo noi stimare l’investigazione e descrizione del sito e figura dell’Inferno, il quale, sepolto nelle viscere della terra, nascoso a tutti i sensi, è da nessuno per niuna esperienza conosciuto; dove, se bene è facile il discendere, è però tanto difficile l’uscirne, come bene c’insegna il nostro Poeta in quel detto:
e la sua guida in quell’altro:
È facile il descendere all’Inferno; |
chè dal mancamento dell’altrui relazione viene sommamente accresciuta la difficultà della sua descrizione. Per lo che era necessario,
- ↑ Circa la lacuna che qui presenta l’autografo, vedi l’Avvertimento
- ↑ L’autografo caggiano. Prima aveva scritto cascano.
- ↑ Mal piè ritrarne è fuor