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Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/192

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192 istoria e dimostrazioni

viamo riceverlo in grado, ma infinitamente ringraziar la sua bontà, la quale con tali mezzi ci stacca dal soverchio amore delle cose terrene e ci solleva a quello delle celesti e divine.

Le scuse dell’esser breve nello scrivere sono superflue appresso di me, che sempre sono per appagarmi nell’intender solamente che ella mi continui la sua buona grazia: dovrei ben io scusar la mia prolissità, o, per meglio dire, pregar lei a scusarla, e lo farei quando io dubitassi delle scuse che io mi prometto dalla sua cortesia.

Ricevei con la lettera di V. S. la seconda scrittura del finto Apelle, e mi messi a leggerla con gran curiosità, mosso sì dal nome dell’autore [Della Disquisizione d’Apelle], come dalla qualità del titolo, il quale promette una più accurata disquisizione non solo intorno alle macchie solari, ma ancora intorno a i pianeti Medicei. E perchè il termine relativo di «disquisizione più accurata» non può non riferirsi all’altre disquisizioni fatte intorno alla medesima materia, non si può dubitare che ei non abbia riguardo ancora al mio Avviso Sidereo, che pure è in rerum natura e non viene eccettuato da Apelle; onde io entrai in speranza d’esser per trovar resoluto tutto quest’argomento, del quale non potei toccarne, in detto mio Avviso, altro che i primi abbozzamenti. Oltre [Osservazion d’Apelle circa Venere.] alle cose promesse nel titolo, vi ho trovato l’osservazion di Venere più diffusamente esplicata che nelle prime lettere, e di più alcuni particolari intorno alla Luna: nelle quali tutte materie scorgo molte opinioni di Apelle contrarie alle mie, e varie ragioni e risposte implicite alle cose prodotte da me nella prima lettera che scrissi a V. S.; le quali, per la stima che io fo dell’autore, non conviene che io trapassi o dissimuli, perchè, non avendo dinanzi tavola che m’asconda e possa impedirmi la vista di chi passa innanzi e indietro, convien che per termine io gli saluti almeno. E perchè tutto il progresso di queste differenze si è sin qui trattato innanzi a V. S. Illustrissima, di nuovo costituendomivi produrrò, più brevemente che potrò, quanto so mi occorre in questo proposito. E seguendo l’ordine tenuto da Apelle, considero l’ultimo scopo della sua prima parte, che è di dimostrare [ Circoiazion di Venere ricercata intorno al Sole.] come la circolazion di Venere è intorno al Sole, e non in altra guisa; e fonda tutta la sua dimostrazione, come anco fece nella prima scrit-

4. apresso, s — 6. continoi, B, s — 9. colla lettera, s — 15. Dopo materia in A si legge, cancellato, quanto appresso: entrai in speranza di esser per trovar resoluto quel poco che ne avevo accennato nel mio Avviso Sidereo. — 30. constituendomivi, l’— 32. considererò, B, s —