Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/76

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76 istoria e dimostrazioni

conveniente e necessario d’arrecarlo a V. S. Illustrissima, e a tutta la repubblica de’ filosofi avanti a lei presentarlo. Devono i sublimi e celesti oggetti a personaggi eminenti e di sovrana nobiltà dedicarsi: e chi non sa gli ornamenti, lo splendore, le grandezze della sua Illustrissima Casa, ch’in tanti e tanti suggetti sparse, in lei ancor cumulate rilucono? L’opre di virtù e dottrina a gli amatori e seguaci di quella convengono: in lei l’istessa virtù, raccolta delle più scelte matematiche e della miglior filosofia, le ha fatto tal parte, che mancandole cagioni d’invidiarn’altri, molte altrui ne porge d’esser invidiata; e tanto più deve da ciascuno esserne ammirata e lodata, quanto di tali intelligenze è raro ne’ suoi pari l’esempio. L’Illustrissimo Sig. Velseri, fornitissimo d’ogni scienza e virtù, come quello che ben la conosce ed ama, prenderà contento particolare che a lei davanti conoscano e godano li studiosi i palesamenti ch’ei gli ha fatt’avere. Contentissimo veggo il Sig. Galilei che questa sua opra, a’ cercatori del vero inviata, prenda





tanto d’ornamento. Scorgo poi l’acquisto esser fatto ed elaborata1 in gran parte l’opra nella amenissima e nobile villa delle Selve: onde, rivolgendo2 meco queste sue qualitadi, e parendomi tuttavia più degno e nobile, non solamente conveniente parmi, ma concludo esser anco necessario3 d’arrecarlo a V. S. Illustrissima ed a tutta la republica filosofica4 avanti a lei presentarlo. Devono i lucidissimi e nobilissimi celesti oggetti a personaggi d’eminente e sovrana nobiltà appresentarsi: e chi non sa5 gli ornamenti, lo splendore, le grandezze della sua Illustrissima Casa, ch’in tanti e tanti soggetti sparse, in lei cumulate6 rilucono? L’opre di virtù a gli amatori e seguaci di quella convengono: in lei l’istessa virtù, raccolta delle più scelte matematiche e della miglior filosofia, le ha fatto tal parte, che mancandole cagione d’invidiar altri, mille altrui ne porge d’esser invidiata7; e tanto più ella deve da ciascuno esserne ammirata e lodata, quanto di sì sublime intelligenza è raro de’ suoi pari l’esempio8 Risguardando l’Autore, contentissimo lo veggo9

  1. «elaborata» è sottolineato.
  2. Sopra «rivolgendo», che non è cancellato, si legge «considerando».
  3. «non solamente ... necessario» è indicato (con linee sotto ad alcune parole e con parole scritte interlinearmente) che si corregga in «parmi e conveniente e necessario».
  4. «filosofica» è indicato che si corregga in «de’ filosofi».
  5. «Devono i lucidissimi ... e chi non sa» è indicato che si corregga in «Se i lucidissimi ... appresentarsi devono, chi sarà che non laudi l’elezzione fatta da me della persona di V. S. Illustrissima, sapendo ciascuno».
  6. Tra «lei» e «cumulate» è aggiunto, interlinearmente, «ancora».
  7. Il ms. legge «invidiate».
  8. Dopo «esempio» è aggiunto tra le linee: «Il Sig. Velsero son sicuro che, sommamente amandola e benissimo conoscendola, riceverà particolar contento che avanti a lei conoschino e godano i studiosi l’acquisti ch’egli gli ha fatto avere». Si deve pure avvertire che sul margine leggesi: «come quello che ben la conosce ed ama»; ma non è poi indicato il luogo nel quale queste parole si debbano collocare, e le parole «sommamente amandola e benissimo conoscendola» non sono state cancellate. Inoltre si noti che sopra «e», che precede «benissimo», si legge «molto»; e sopra «egli» leggesi «il Sig. Galilei».
  9. «contentissimo lo veggo» è indicato che si corregga in «contentissimo veggo il Sig. Galilei».