Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/321

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giornata terza. 313

svanisca, li due da basso resteranno eguali a due retti, ed esse linee saranno ridotte all’esser parallele; e se si seguitasse di slargarle più, gli angoli a i punti E, A diverrebbero maggiori di due retti.

Salv. Voi sete un Archimede, e mi avete liberato dallo spender più parole in dichiararvi, come tuttavolta che da i calcoli si cavasse li due angoli A, E esser maggiori di due retti, l’osservazioni senz’altro vengono ad essere errate. Quest’è quel tanto ch’io desideravo che voi capiste perfettamente, e ch’io dubitavo di non aver a poter dichiarar in modo che un puro filosofo peripatetico ne acquistasse  1 sicura intelligenza. Ora seguitiamo quel che resta. E ripigliando quello che poco fa mi concedeste, cioè, che non potendo esser la stella nuova in più luoghi, ma in un solo, tuttavoltachè i calcoli fatti sopra le osservazioni di questi astronomi  2 non ce la rendono nel medesimo luogo, è forza che sia errore nelle osservazioni, cioè o nel prender l’altezze polari, o nel prender l’elevazioni della stella, o nell’una e nell’altra operazione; ora, perchè nelle molte indagini, fatte con le combinazioni a due a due dell’osservazioni, pochissime sono che si rincontrino a render la stella nel medesimo sito, adunque queste pochissime sole potrebbero esser le non errate, ma le altre tutte sono assolutamente errate.

Sagr. Bisognerà dunque credere a queste pochissime sole più che a tutte l’altre insieme; e perchè voi dite che queste che si concordano son pochissime, ed io tra queste 12 ne veggo due che rendon la distanza della stella dal centro della Terra amendue 4 semidiametri, che sono questa quinta  3 e la sesta, adunque più probabile è che la stella nuova sia stata elementare che celeste.

Salv. Non sta così: perchè, se voi notate bene, non ci è scritto la distanza essere stata puntualmente 4 semidiametri, ma circa 4 semidiametri; ma però voi vedrete che tali due distanze differivano tra di loro per molte centinaia di miglia. Eccovele qui: vedete che questa quinta, che è 13389 miglia, supera la sesta, che è miglia 13100, quasi di 300 miglia.

Sagr. Quali son dunque queste poche che s’accordano in por la stella nel medesimo luogo?

Salv. Son, per disgrazia di questo autore, cinque indagini, che tutte la ripongono nel firmamento, come voi vedrete in quest’altra

  1. acquistasse
  2. questi 13 astronomi.
  3. La stampa: questa la quinta; ma l’autografo: questa 5a.