Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/376

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368 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

solamente non solitaria come gli altri, ma in compagnia della Luna, insieme con tutta la sfera elementare, andasse in un anno intorno al Sole, ed insieme insieme si movesse l’istessa Luna ogni mese intorno alla Terra. Qui è forza esclamar un’altra volta ed esaltare l’ammirabil perspicacità del Copernico ed insieme compiagner la sua disavventura, poichè egli non vive al nostro tempo, quando, per tòr via l’apparente assurdità del movimento in conserva della Terra e della Luna, vediamo Giove, quasi un’altra Terra, non in conserva di una Luna, ma accompagnato da quattro Lune, andare intorno al Sole in 12 anni, con tutto quello che può esser contenuto dentro a gli orbi delle quattro stelle Medicee.

Sagr. Per qual cagione chiamate voi Lune i quattro pianeti gioviali?

Salv. [Stelle Medicee sono come quattro Lune intorno a Giove.]Tali si rappresentan elleno a chi stando in Giove le riguardasse. Imperocchè esse per se stesse son tenebrose, e dal Sole ricevono il lume, il che è manifesto dal suo rimaner eclissate quando entrano nel cono dell’ombra di Giove; e perchè di esse vien solamente illuminato l’emisferio che riguarda verso il Sole, a noi, che siamo fuor de i loro orbi e più vicini al Sole, si mostrano sempre tutte lucide; ma a chi fusse in Giove si mostrerebbero tutte luminose quando fussero nelle parti superiori de i lor cerchi, ma nelle parti inferiori, cioè tra Giove e ’l Sole, da Giove si scorgerebbon falcate: ed in somma farebbero a i Gioviali le mutazioni stesse di figure che a noi Terrestri fa la Luna. Vedete ora quanto mirabilmente si accordano co ’l sistema Copernicano queste tre prime corde, che da principio parevan sì dissonanti. Di qui potrà intanto il signor Simplicio vedere con quanta probabilità si possa concludere che non la Terra, ma il Sole, sia nel centro delle conversioni de i pianeti: e poichè la Terra vien collocata tra i corpi mondani che indubitatamente si muovono intorno al Sole, cioè sopra Mercurio e Venere, e sotto a Saturno, Giove e Marte, come parimente non sarà probabilissimo e forse necessario concedere che essa ancora gli vadia intorno?

Simp. Questi accidenti son tanto grandi e cospicui, che non è possibile che Tolomeo e gli altri suoi seguaci non ne abbiano avuto cognizione; ed avendol auta, è pur necessario che abbiano ancor trovata maniera di render di tali e così sensate apparenze sufficiente ragione, ed anco assai congrua e verisimile, poichè per sì lungo tempo è stata ricevuta da tanti e tanti.