Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/422

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414 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

nella maniera che si deve, cioè con quella esattezza che a così minute puntualità sarebbe necessaria; la quale esattezza è difficile a conseguirsi, sì per difetto de gli strumenti astronomici, suggetti a molte alterazioni, sì ancora per colpa di quelli che gli maneggiano con minor diligenza di quello che sarebbe necessario. Argomento necessariamente concludente [Provasi come poco è da fidarsi dogli strumenti astronomici nelle minute osservzioni.]di quanto poco sia da fidarsi di tali osservazioni, siane la diversità che noi troviamo tra gli astronomi nell’assegnare i luoghi, non dirò delle stelle nuove e delle comete, ma delle stelle fisse medesime, sino anco all’altezze polari, nelle quali il più delle volte per molti minuti si trovano tra di loro discordanti. E per vero dire, chi vuole in un quadrante o sestante, che al più averà il lato di 3 o 4 braccia di lunghezza, assicurarsi nell’incidenza del perpendicolo o nel taglio della diottra di non si ingannare di dua o tre minuti, che nella sua circonferenza non saranno maggiori della larghezza di un grano di miglio? oltre all’esser quasi impossibile che lo strumento sia con assoluta giustezza fabbricato e conservato. [Tolomeo non si fida d'uno strumento fatto da Archimede.]Tolomeo mostra diffidenza di un strumento armillare fabbricato dall’istesso Archimede per prender l’ingresso del Sole nell’equinoziale.

Simp. Ma se gli strumenti son così sospetti e le osservazioni tanto dubbiose, come potremo noi già mai costituirci in sicurezza e liberarci dalle fallacie? Io avevo sentito predicare gran cose de gli strumenti di Ticone, [Strumenti di Ticone fatti con grandi spese.]fatti con immense spese, e della sua singolar diligenza nelle osservazioni.

SALV Tutto questo vi ammetto; ma nè quelli nè questa bastano per assicurarci in un negozio di tanta importanza. Io voglio che ci serviamo [Quali strumenti sino atti per le osservazioni esattissime.]di strumenti maggiori assai assai di quelli di Ticone, esattissimi e fatti con pochissima spesa, il lato de i quali sia di 4, 6, 20, 30 e 50 miglia, sì che un grado sia largo un miglio, un minuto primo 50 braccia, un secondo poco meno di un braccio: ed in somma gli potremo avere, senza spender nulla, di qual grandezza più ci piacerà. Io, stando in una mia villa vicino a Firenze, [Esquisita osserva zione dell'arrivo e partita del Sole dal solstizio estivo,]osservai manifestamente l’arrivo e la partita del Sole dal solstizio estivo, mentre che una sera nel suo tramontare si addopò a una rupe delle montagne di Pietrapana, lontana circa 60 miglia, lasciando di sé scoperto un sottil filo verso tramontana, la cui larghezza non era la centesima parte del suo diametro, e la seguente sera in simil occaso mostrò pur di sé scoperta una simil parte, ma notabilmente più sottile, argomento