Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/424

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416 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

zione tanto facile e accomodata al bisogno, che molto ragionevolmente si potrebbe credere che dall’istesso Copernico o da altro astronomo fusse stata messa in atto.

Salv. A me par tutto l’opposito, perchè non ha del verisimile che, se alcuno l’avesse sperimentata, non avesse fatto menzione dell’esito, se succedeva in favore di questa o di quella opinione; oltre che nè per questo nè per altro fine si trova che alcuno si sia valso di tal modo di osservare, il quale anco, senza telescopio esatto, malamente si potrebbe effettuare.

Sagr. Resto interamente quieto di quanto dite. Ma già che ci avanza gran tempo a notte, se voi desiderate ch’io possa trapassarla con quiete, non vi sia grave esplicarci quei problemi, la dichiarazione de i quali poco fa domandaste di poter differire a dimane; rendeteci in grazia il già conceduto indulto, e lasciati tutti gli altri ragionamenti da banda, venite dichiarandoci come, posti i movimenti che il Copernico attribuisce alla Terra, e ritenendo immobile il Sole e le stelle fisse, ne possano seguire quei medesimi accidenti circa gli alzamenti ed abbassamenti del Sole, circa le mutazioni delle stagioni e le disequalità de i giorni e delle notti etc., nel medesimo modo appunto che nel sistema Tolemaico assai facilmente si apprendono.

SALV Non si deve nè si può negare cosa che sia ricercata dal signor Sagredo: e la proroga da me domandata non era ad altro effetto, che per aver tempo di riordinarmi nella fantasia quelle premesse che servono per una larga ed aperta dichiarazione del modo col quale i nominati accidenti seguono tanto nella posizione copernicana quanto nella tolemaica, anzi con assai maggiore agevolezza e semplicità in quella che in questa; onde manifestamente si comprenda, quella ipotesi [sistema Copemicano difficile a intendersi e facile ad effettursi.]altrettanto esser facile ad effettuarsi dalla natura, quanto difficile ad esser compresa dall’intelletto. Tuttavia spero, con servirmi d’altra spiegatura che dell’usata dal Copernico, rendere anco la sua apprensione assai meno oscura; per lo che fare [Proposizioni necessarie per ben capire le conseguenze de i movimenti della Terra.]proporrò alcune supposizioni per sé note e manifeste, e saranno le seguenti:

Prima. Posto che la Terra, corpo sferico, si volga circa ’l proprio asse e poli, ciaschedun punto segnato nella sua superficie descrive la circonferenza di un cerchio, maggiore o minore secondo che il punto segnato sarà più o meno lontano da i poli; e di questi cerchi, massimo è quello che vien disegnato da un punto egualmente lon-