Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/435

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giornata terza. 427

conceduto d’intervenire a i ragionamenti vostri, conosco di essermi alquanto sequestrato dalle strade trite e popolari, non però mi sento per ancora sollevato tanto, che le scabrosità di questa nuova fantastica opinione non mi sembrino molto ardue e difficili da superarsi.

Salv. Se quello che scrive il Gilberti è vero, non è opinione, ma suggetto di scienza; non è cosa nuova, ma antichissima quanto la Terra stessa; nè potrà (essendo vera) esser aspra nè difficile, ma piana ed agevolissima; ed io, quando vi piaccia, vi farò toccar con mano come voi da per voi stesso vi fate ombra, ed avete in orrore cosa che nulla tiene in sé di spaventoso, quasi piccolo fanciullo che ha paura della tregenda senza sapere di lei altro che il nome, come quella che oltre al nome non è nulla.

Simp. Avrò piacere d’esser illuminato e tratto d’errore.

Salv. Rispondetemi dunque alle domande ch’io vi farò. E prima, ditemi se voi credete che questo nostro globo, che noi abitiamo e nominiamo Terra, consti di una sola e semplice materia, o pur sia un aggregato di materie diverse tra di loro.

Simp. [Globo terrestre composto di materie diverse.]Io lo veggo composto di sustanze e corpi molto diversi; e prima, per le maggiori parti componenti, veggo l’acqua e la terra, sommamente tra di loro differenti.

Salv. Lasciamo da parte per ora i mari e l’altr’acque, e consideriamo le parti solide; e ditemi s’elle vi paiono tutte una cosa stessa, o pur cose diverse.

Simp. Quanto all’apparenza, io le veggo diverse, trovandosi grandissime campagne di infeconda arena, ed altre di terreni fecondi e fruttiferi; veggonsi infinite montagne sterili ed alpestri, ripiene di duri sassi e pietre di diversissime sorte, come porfidi, alabastri, diaspri e mille e mill’altre sorte di marmi; ci sono le miniere vastissime de i metalli di tante spezie, ed in somma tante diversità di materie, che un giorno intero non basterebbe a numerarle solamente.

Salv. Ora, di tutte queste diverse materie, credete voi che nel compor questa gran massa concorrano porzioni eguali, o pur che tra tutte ce ne sia una parte che di gran lunga superi le altre e sia come materia e sustanza principale della vasta mole?

Simp. Credo che le pietre, i marmi, i metalli, le gemme e l’altre tante materie diverse, sieno appunto come gioie ed ornamenti este-