Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/693

Da Wikisource.

di antonio rocco. 685


contradizzione manifestissima) vi argomento in questa foggia. Se i mobili separati dalla Terra non son portati dall’aria, ma naturalmente seguono il suo moto, seguirebbe (oltre l’altre cose che ho detto contra di voi e con verità e con le repugnanze delle vostre posizioni) che un istesso mobile nell’istesso tempo si moverebbe di due moti per l’istessa linea direttamente opposti, come sarebbe avanti ed indietro per linea retta, senza fermarsi e senza esser portati: già che potrà il proietto esser tirato direttamente contra al moto della Terra, cioè verso occidente, dato che ella si mova verso oriente; or secondo quella proiezzione il mobile di moto violento va verso occidente, e per seguir il natural della Terra, non portato dall’aria, corre verso oriente; e così è manifesto quanto dico. Che se pur poteste mantenere che fusse sostentato e portato dall’aria, questa contradizzione non accadcrebbe: già è sicuro che uno, portato in nave, dentro di essa dalla prora alla poppa può correr quanto gli piace, correndo la nave dalla poppa alla prora; ed avrà nell’istesso tempo due moti opposti per l’istessa linea, l’uno avanti, dalla nave, l’altro indietro, da sè stesso; e non è alcuno inconveniente, essendogli quel della nave accidentale e commune. Ma che quell’istessa persona, o sia sasso o legno, vada insieme per diretta linea in un tempo inanzi ed indietro, non ò nè anco imaginabile, perche sarebbe un’istessa cosa avvicinarsi ed allontanarsi, essere e non essere in un medesimo termine, con altre contradizioni indubitate: così accaderebbe de i vostri mobili proietti, non portati dall’ aria e seguaci del moto terrestre circolare. E se siano portati, voi avete visto quante difficultà e ripugnanze al vero ed a voi stesso ne seguono.

Rispondete all’undecimo, nel quale si dice che se la Terra si movesse, sentiressimo ferirsi dall’aria, come ci occorre andando correndo a cavallo, che ciò non sia vero, perchè anco l’aria è portata coll’istesso moto: ed in effetto, quando ciò fusse, l’argomento sarebbe sciolto, ed accaderebbe giusto come all’acqua che queta sia portata entro una barca o altrimenti, perchè i pesci che ivi nuotassino, non avrebbono quel moto dell’acqua in nissuna maniera per opposito o repugnante, ma quanto se ella fusse stabile da ogni movimento. Con tutto ciò voi non avete apportata soluzione se non suppositale, e con supposito falso, onde è più tosto nugacità. Supponete che la Terra si mova, e non lo avete mai nè dimostrato, nè provato, nè reso verisimile; e sopra questo fabricate le soluzioni1. Supponete parimente che l’aria abbia l’istesso movimento; e pure non apportate ragione, congruenza o apparenza da confirmarlo. Ed in oltre, concessovi che la Terra si mova in giro e che circolarmente si mova anco l’aria, qual ragion vuole che si movi dell’istesso movimento totale della Terra? non è ella corpo naturale, agile, diversissimo in mille modi dalla Terra? perchè non avrà il pro-

  1. Di fronte alle parole «Supponete che la Terra ... soluzioni» si vede, nel citato esemplare postillato da Galileo, un segno marginale in figura d’una mano, dovuto allo stusso Galileo