Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/747

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di antonio rocco. 739


quale l’impedimento dell’aria cedente assai poco può avere alterata la regola assoluta del peso, il piombo nel tempo che senza l’impedimento dell’aria arebbe passato le 100 braccia, ne arà passati  1 un 3000 manco, ma la pietra un millesimo  2, cioè tre tremilesimi; ma un tremilesimo di cento braccia  3 è circa a un  4 dito; per lo che dovrà in tale altezza il piombo aver preceduto la pietra, la quale avrà fatto un millesimo manco  5, di circa due dita. Fate, Sig. Rocco, tale esperienza con due palle di notabil grandezza, quali sarebbono di un falconetto, e resterete chiaro: e se piglierete la palla di piombo ed una di sughero  6, del piombo 100 volte men grave, quando il piombo, secondo la mia regola, ara passato le 100 braccia, il sughero ne arà scese circa 97  7, e non un solo, che sarebbe secondo la regola d’Aristotile. Ma qui la resistenza dell’aria, che al gran peso del piombo leggier contrasto fa nel principio del moto, ma doppo  8 breve spazio molto pregiudica all’accelerazione del sughero leggiero, è causa che il sughero doppo  9 non molto spazio si riduce all’equabilità del moto, ma non già il piombo, se non molto doppo; e però accaderà che negli spazii grandissimi si potrebbe vedere il piombo aver di molto anticipato il sughero  6.

Cotali sono gli accidenti della gravità del mezzo e della sua resistenza all’essere aperto e lateralmente mosso, con i quali possiamo congiungere quello che depende dalla figura, più o men dilatata ed in questo o in quel modo posta in uso; perchè una falda che per piatto debba scendere, più lenta sarà che scendendo per taglio, dovendo in quel modo far maggiore apertura nel mezzo che in questo. Resta ora che consideriamo ciò che operi la aderenza del mezzo alle porosità e scabrosità delle superficie de’ mobili, il quale impedimento, ancor che debolissimo, è pur potente a cagionare grandissime differenze nelle velocità e tardità. Tale impedimento non par che si possa dubitare che sia maggiore in quei corpi che, ceteris paribus, so hanno maggior superficie, e che però in un cubo o dado di pietra, che pesi una libbra, tal resistenza sarà maggiore che in una  10 palla della medesima materia e peso, quanto la superficie del cubo è maggiore della superficie della palla. A questo aggiungo, che ne’ corpi della medesima materia e simili di figura, cotale impedimento non

  1. ne averà passato, L; ne avrà passato, F
  2. ma ... millesimo manca in M
  3. cioè tremillesimi; via tre di cento braccia, M
  4. circa un, L, F
  5. la quale avrà fatto un millesimo manco manca in L, F
  6. 6,0 6,1 sugaro, M
  7. sceso sino 97, F
  8. ma ben doppo, L, F
  9. il sugaro doppo, M
  10. maggiore che una, M