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Pagina:Le opere di Galileo Galilei VIII.djvu/56

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58 discorsi e dimostrazioni matematiche

forza. Or chi non vede che tale è la resistenza delle filamenta, che con mille e mille simili avvolgimenti1 il grosso canapo contessono? Anzi lo strignimento di simili tortuosità collega tanto tenacemente, che di non molti giunchi, nè anco molto lunghi, sì che poche son le spire con le quali tra di loro s’intrecciano, si compongono robustissime funi, che mi par che domandino suste.

Sagr. Cessa per il vostro discorso nella mia mente la maraviglia di due effetti, de i quali le ragioni non bene erano comprese da me. Uno era il vedere come due o al più tre rivolte del canapo intorno al fuso dell’argano potevano non solamente ritenerlo, che, tirato dall’immensa forza del peso che ei sostiene, scorrendo non gli cedesse, ma che di più, girando l’argano, il medesimo fuso, col solo toccamento del canapo che lo strigne, potesse con li succedenti ravvolgimenti2 tirare e sollevare vastissime pietre, mentre che le braccia d’un debile ragazzo vanno ritenendo e radunando l’altro capo del medesimo canapo. L’altro è d’un semplice ma arguto ordigno, trovato da un giovane mio parente, per poter con una corda calarsi da una finestra senza scorticarsi crudelmente le palme delle mani, come poco tempo avanti gli era intervenuto con sua grandissima offesa. Ne farò, per facile intelligenza, un piccolo schizzo. Intorno a un simil cilindro3 di legno AB, grosso come una canna e lungo circa un palmo, incavò un canaletto in forma di spira, di una voluta e mezo e non più, e di larghezza capace della corda che voleva adoprare; e questa fece entrare per il canale dal termine A ed uscire per l’altro B, circondando poi tal cilindro e corda con un cannone pur di legno, o vero4 anco di latta, ma diviso per lungo ed ingangherato, sì che liberamente potesse aprirsi e chiudersi: ed abbracciando poi e strignendo con ambe le mani esso cannone, raccomandata la corda a un fermo ritegno di sopra, si sospese su le braccia; e riuscì tale la compressione della corda tra ’l cannone ambiente e ’l cilindro, che, ad arbitrio suo, strignendo fortemente le mani poteva sostenersi senza calare ed allentandole un poco si calava lentamente a suo piacimento.

Salv. Ingegnosa veramente invenzione; e per intera esplicazione

  1. avvoglimenti
  2. ravoglimenti
  3. cilindro AB
  4. overo, s —