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Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/110

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dica del Palma giovane. L’Immacolata Concezione con li SS. Anna, Giovachino, e Antonio di Padova è franca e rlsoluta Pittura del Ricci: e dicesi che mentre e’ dipignea, costumasse aver l’occhio a un Quadro del Lissandrino, per apprendere que’ colpi di pennello sì netti e spediti che sommamente dilettano. La gran Tavola nella testata del Coro, comechè sia antica, non è da ommettersi; e rappresenta in otto caselle dorate la B. V. fra due Angeli in mezzo, e dai lati i SS. Alessandro, Bonaventura, Antonio, ec. e sopra S. Francesco stimatizzato, con a’ fianchi i SS. Agostino, Monica, ed altri; nel basamento v’ha un Ecce Homo fra due Angeli in picciole figurine, e dalle bande l’Annunziazione, la Visitazione, la Natività, e la Gita in Egitto. Lateralmente in alto v’ha la B. V. col Bambino, e sotto S. Bernardino di mano di Giacomo Cotta. Il vicino Cristo legato alla colonna è copia cavata da un Originale del Cavagna. Sono osservabili sotto a questo Quadro i due Tabernacoli di legno uniti insieme, e i due altri dirimpetto, con entro ne’ primi le Immagini scolpite in legno colorito e dorato de’ SS. Francesco e Bernardino, e ne’ secondi quelle di Maria Vergine e di San Giuseppe, Opere antiche, ma travagliate con assai diligenza, e massime le Teste de’ due primi Santi. Meritano di essere osservati anche i due Bassirilievi laterali alla soprammentovata Tavola del Coro, indorati e dipinti: in uno de’ quali è rappresentata la Vergine Annunziata; nell’altro, l’Angelo Nunziatore, di maniera antica, e forse di quel medesimo Artefice, che ha fatte l’Immagini di tutto rilievo.