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18 | Le poesie di Catullo |
Se questo, o amabile, tu recherai,
Cena lautissima con me farai:
Chè nel mio povero portamonete
10I ragni, credilo, ci fan la rete.
Ma da me in cambio sarai fornito
Del più gradevole, del più squisito
Unguento, un balsamo che all’amor mio
Cupido e Venere diedero; ed io
15Sono certissimo, che appena il senti,
Gli Dei tu supplichi con voti ardenti,
Perchè d’un subito, secondo il caso,
Tutto ti facciano diventar naso.
14
Se tu non fossimi degli occhi miei,
O graziosissimo Calvo, più grato,
Come Vatinio t’aborrirei
Pe’l libriciattolo che m’hai donato.