O di Volusio storie da cesso,
Il voto adempiasi da Lesbia espresso.
Promise a Venere santa e a Cupido,
Che s’io mai reduce fossi al suo nido,
5E i fieri giambici ponessi via,
Ella d’un pessimo poeta avría
Al dio tardípede l’opre più chiare
Con legna infauste dato a bruciare.
Certo per celia quel buon arnese
10Queste ree cronache votare intese.
Or tu dal cerulo mare creata,
Cui dell’Idalio la sede è grata;
Che Amatunta abiti, Golgo, Ascalona,
E la cannifera Gnido ed Ancona,
15Tu cui dà celebre culto ed altare
Dirrachio, emporio dell’adrio mare,