Pagina:Le poesie religiose.djvu/101

Da Wikisource.

PER UNA MEDAGLIA DI GERONE





Lungi a quest’ibridi regni, alla fatua
     Stirpe, o non docile mio cor: son queste
     Di Geron l’inclite sembianze: un’aura
     4Della sua gemina gloria m’investe.

Ecco, o un insolito miraggio illudemi,
     Le siracusie porte e la reggia
     Cara agli aònidi; fra’ trofei libici
     8Qui la vittoria d’Imera aleggia.

Non è d’Eleusi questa la tragica
     Musa? Odo il gemito dei Persi; oscura
     Sorge di Dario l’ombra: oh de’ Battrj
     12Strage, oh dell’Asia doppia sciagura!