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Pagina:Le poesie religiose.djvu/174

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168 POESIE RELIGIOSE


Donna, fantasma, dea, come e con quali
     Preci ti chiamerò, se tanto a’ miei
     Occhi tu splendi, e tanto agl’immortali
                    16Simile sei?

Dunque vive quaggiù, vive, e d’umana
     Forma quel luminoso idol si cinge,
     Ch’io di sogno stimai parvenza strana,
                    20Che amor ne finge?

O non è questo, ove di terra a un punto
     Un’occulta virtù leva il cor mio,
     L’Olimpo? Al trono de’ celesti assunto
                    24Or non son io?

Pur dalla coppa d’oro Ebe a me versa
     Il licor degli Dei; ridono, invase
     Di fulgor novo e d’armonia diversa,
                    28L’eteree case.

Ma no, tu parli, tu sorridi: oh dolce
     Voce, cui pari non udì l’eliso;
     Non le mense di Giove un riso molce
                    32Pari al tuo riso.

Deh, qualunque tu sii, beltà divina,
     O su la terra o nell’Olimpo io sia,
     Te certo amore a’ baci miei destina;
                    36Se qui, sei mia,