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Pagina:Le poesie religiose.djvu/74

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68 POESIE RELIGIOSE

Di questo eguale avvicendar di giorni,
     Di sembianze, di vita ancor non sei
     Stanca, o Natura? Ancor gran tempo immote
     Dureranno le leggi, onde si avviva
     20Quest’universo? Eppur di novi objetti
     Vaga sempre s’affanna e si consuma
     La smaniosa umana stirpe, e quasi
     Tutti avesse i terrestri uberi emunti,
     Di miglior cibo e d’altre sfere in traccia.
     25Te pigra ancella o rea matrigna accusa,
     Misera, e dove nell’ambiguo volo
     Alcun raggio del vero, un sol barlume
     Dell’eterna tua luce a lei sorrida,
     Il suo tempo mortale ecco e l’oscuro
     30Fato e il dolor che le asserpenta il petto
     Cader si lascia dalla mente, e in sogno
     Beata alle ragioni ultime aspira.
     Tal, fanciulletto fuggitivo piange
     Per l’ombre, e più non sa d’onde qui venne,
     35O qual sentiero al tetto amico il guidi;
     Smarrito vaga, ma se gli occhi a sorte
     In te sollevi, o sorridente luna,
     Dal lacrimato suo dolor l’incerta
     Anima toglie un qualche istante, e l’ora
     40Fosca e la madre derelitta oblia.