Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/144

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128 le poesie

Si regge, e si mantien nostra natura)35
Autunno pampinoso, il qual per mano
Tenga, e rimeni a me l’alma Salute,
Vaga Dea, se a noi mostra il roseo volto,
Dea, se da noi l’asconde, ancor più vaga.
Liete vendemmie allor faremo: al suono40
De’ crepitanti cembali, ed a quella
Di rurale canzon grazia selvaggia,
Con Lalage, e con Delia, unite al coro
Delle contadinelle, quasi Dive
Tra mortali fanciulle, allegri balli45
Condur saprò: di Bacco i rossi doni
Succederanno ai candidi di Pale,
E allor fia tempo da stancar la cetra.
Intanto giovi a me questo securo,
Che ingannare non sa, viver tranquillo,50
E i piacer solitari, onde son cinto;
Contento pur, se alle mie nari il grato
Odor dell’ammontata erba recisa
Recan le passeggiere aure cortesi;
Se al vicin faggio, sotto conscia notte,55
Memore l’usignuol farà ritorno,
Non imparate a scior musiche voci,