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160 le poesie
VI.


Dunque i bei dì fuggiro?
Io Primavera ovunque
Volgo le ciglia dunque,
Fuor che in me stesso, or miro?
Ragion, con te m’adiro:50
Quel volator selvaggio
Canta, e non sente affanno,
Che tolto gli abbia un anno
Il ritornato Maggio.

VII.


Del tempo ancor non giunto,55
Di quel per sempre scorso
Nè tema, nè rimorso
Lo tiranneggia, punto.
D’amico, o di congiunto
Nell’imbianchito crine,60
Nel viso trasformato
Non legge il proprio fato,
Non legge il proprio fine.