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Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/184

Da Wikisource.
168 le poesie
VI.


     Par sia Natura, quando il ciel raggiorna.
Di mano allora del gran Mastro uscita,
O almen ci appar di tal freschezza adorna,
Che ben dirla un potria ringiovenita.
Ma oimè che splende alquanto, e più non torna45
Il soave mattin di nostra vita.
Splende, e non torna più quella, che infiora
Gli anni prima dell’uom, sì dolce aurora.

VII.


     D’alte speranze infiora e d’alte voglie,
D’aurati sogni, e di felici inganni.50
Quella poi viene, che l’incanto scioglie,
Grave alla faccia, al portamento, ai panni,
Quella Filosofia, per cui l’uom coglie
Nuova felicità conforme agli anni,
E un ben, se certo più, meno vivace,55
Una tranquilla, sì, ma fredda pace.