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Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu/106

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74 postvma.


lo sarò quel rimorso. Io te cercando
     Entro la notte cupa,
Lamia che fugge il dì, verrò latrando
     Come latra una lupa.

Io con quest’ugne scaverò la terra
     Per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra
     La tua carogna infame.

Oh, come nel tuo core ancor vermiglio
     Sazierò l’odio antico.
Oh, con che gioia affonderò l’artiglio
     Nel tuo ventre impudico!

Sul tuo putrido ventre accoccolato
     Io poserò in eterno,
Spettro della vendetta e del peccato.
     Spavento dell’inferno:

Ed all’orecchio tuo che fu sì bello
     Susurrerò implacato
Detti che bruceranno il tuo cervello.
     Come un ferro infocato.

Quando tu mi dirai: perchè mi mordi
     E di velen m’imbevi?
Io ti risponderò: non ti ricordi
     Che bei capelli avevi?