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postvma. 101


LIX.


     Le tue carezze le conosco io solo
E il tuo guancial per me non ha segreti;
Viviam di notte come il rosignolo
E come lui cantiam sotto ai roseti.

     Guai se potesse dir quel letticciolo,
Se potessero dir queste pareti
Che baci ardenti come il vetriolo,
Ch’ebbrezze, che follie tu non mi vieti!

     Guai se sapesse alcun sino a che cosa
Ti trascina la carne e che certami,
Che strane voluttà tenti furiosa!

     E pur tu che mi cerchi e che mi chiami
Sol ch’io ti manchi un’ora, e sei gelosa
E soffri e piangi e bruci, e pur non m’ami!