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246 S E C O N D A

SONETTO CCCII.


G
Li angeli eletti, e l’anime beate

     Cittadine del cielo, il primo giorno
     Che madonna passò, le fur intorno
     4Piene di meraviglia et di pietate.
"Che luce è questa, et qual nova beltate?
     Dicean tra lor, perch’abito sì adorno
     Dal mondo errante a quest’alto soggiorno
     8Non salì mai in tutta questa etate".
Ella, contenta aver cangiato albergo,
     Si paragona pur coi più perfecti,
     11Et parte ad or ad or si volge a tergo,
Mirando s’io la seguo, et par ch’aspecti:
     Ond’io voglie et pensier’ tutti al ciel ergo
     14Perch’i’ l’odo pregar pur ch’i’ m’affretti.


SONETTO CCCIII.


D
Onna, che lieta col Principio nostro

     Ti stai, come tua vita alma rechiede,
     Assisa in alta et gloriosa sede,
     4Et d’altro ornata che di perle o d’ostro,
O de le donne altero et raro mostro,
     Or nel volto di Lui che tutto vede
     Vedi ’l mio amore, et quella pura fede
     8Per ch’io tante versai lagrime e ’nchiostro;
Et senti che vèr te ’l mio core in terra
     Tal fu, qual ora è in cielo, et mai non volsi
     11Altro da te che ’l sol de li occhi tuoi:
Dunque per amendar la lunga guerra
     Per cui dal mondo a te sola mi volsi,
     14Prega ch’i’ venga tosto a star con voi.