Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/63

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rattere del Fausti? I due periti fiscali hanno appena osata di dirlo; e per contrario. I dieci periti della Difesa non solamente l’hanno esclusa alla unanimità, ma han diohiarato prima in iscritto, e poi a voce per tutta la città di Roma, essere tale e tanta la dissimiglianza fra i due caratteri, da non potersi comprendere come possa trovarsi persona che, sebbene trista, giunga a tanta impudenza di menzogna da affermare che gli scritti incriminati sono opera del Fausti.1

La legge di procedura penale all’articolo 185 precettivamente dispone, che se ai calligrafi destinati o nominati per officio, se ne contrappongano altri, e questi depongono contradittoriamente ai primi, il tribunale presceglie allora i periziari. Non sappiamo se anche in questo casa l’angelico Pio IX assolvesse i giudici dall’osservanza della legge; sappiamo però le ragioni per le quali costoro se ne tennero dispensati, e che, come sempre, sono nuovissime, stupende, maravigliose.

Per ciò che s’attiene agli argomenti propri dell’arte calligrafica, la Sentenza a pag. 32 se ne passa dicendo: non essere riuscita la perizia difensiva a combattere la fiscale, giacchè mentre questa aveva proceduto al confronto dei due caratteri coll’analisi dei molti elementi simili, quella invece si era in gran parte occupata di rilevare e porre in vista gli elementi, dissimili. Il Comitato, non conosce nè l’una nè l’altra perizia, se non per quel poco che di ciascuna han detto la Relazione fiscale e la Difesa del Dionisi. Si sa bene che un difensore, si studii di spiegare ogni cosa nel senso più favorevole al cliente, ma sembra molto difficile che nel punto che il difensore intrattiene i giudici

  1. La Sentenza a pag. 32 formula colle seguenti parole il giudizio dei Periti stragiudiziali: «A questa perizia giudiziale altra ne contrapponeva il Difensore, fatta assumere per suo conto da dieci individui, i quali unanimemente contraddicendo ai giudizio dei periti fiscali, sostenevano non solo che quei scritti non erano di carattere dal Fausti, e neppure avevano veruna somiglianza colle sue abitudini, ma giungevano ad escludere la possibilità che questi avesse potuto vergarli.» Affinchè il pubblico, possa fare il confronto si dà il fac-simile del carattere del Fausti.