Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/9

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uno stipendio mensile dal partito suddetto, fruendo così ignominiosamente di un doppio soldo.1

E pur passando dalla parte generica alla prova specifica individuale, il Processante, nuovo Teseo, fa viaggio pel suo laberinto processuale, e speditamente procede guidato dal bandolo messogli in mano dalla sua Arianna. Questa prova specifica si divide in dieci parti, quanti appunto sono gl’inquisiti; ed a ciascuna di queste parti sono principio l’una o l’altra di queste formole quasi sagramentali; Emerge dall’impunitario rivelo — ha dall’impunitario rivelo.— è stato indicato nell’impunitario rivelo — l’impunitario rivelo descrive — è venuto ad emergere dall’impuntario rivelo — si ha da rivelazione impunitaria risultata vera in ogni parte.

Or bene, fra le carte sequestrate esiste appunto questa preziosissima rivelazione di cui è autrice Costanza Vaccari moglie di Antonio Diotallevi. Dei diversi fogli onde è composta, parte sono scritti di mano dello stesso Processante ed ha per titolo Minuta di Rivelo, parte sono scritti di tutto pugno della rivelante, è parte son posti in forma autentica e legale, cioè sono in forma di esame formale fatto innanzi il Processante ed al suo attuario dalla rivelante la cui firma si legge ad ogni foglio dell’atto.

Nonostante che nei diversi fogli sieno talvolta ripetute le stesse cose, pur tuttavia il Comitato crede di doverli stampare per intiero, affinchè non vi sia chi sofisticando accusi la presente pubblicazione d’infedeltà e di alterazione, E perchè poi chiunque possa avere interesse di riscontrare la stampa coll’originale possa farlo a suo agio; così il Comitato ha fatto depositare tutte quelle carte originali che compongono la deposizione della Diotallevi, unitamente alle altre che le si riferiscono e che vengono pur pubblicate nel presente opuscolo, nell’ufficio del giornale fiorentino la Nazione, ove rimarranno per lo spazio di due mesi a datare dal 1 ottobre, e saranno mostrate a chiunque voglia vederle.


  1. Il Governo pontificio, non si saprebbe dire se per eccesso di stupidità o d’impudenza, faceva due edizioni della Relazione Fiscale. Le citazioni che ricorrono in questo scritto si riferiscono alla seconda edizione.