Pagina:Leibniz - La monadologia, Sansoni, Firenze, 1935.djvu/82

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52 parte prima — il sistema leibniziano

È questo uno dei fondamenti del suo pensiero, e si applica non solo alla considerazione della materia, ma anche a molti altri aspetti della sua speculazione. Per esso non esistono arresti, interruzioni, distacchi nello sviluppo delle cose. Per esso natura non facil saltus. Applicato alla considerazione logica del mondo sensibile, questo principio è il fondamento del passaggio ininterrotto dalla causa all'effetto e dall'effetto alla causa, senza ammettere posto una volta il miracolo iniziale della creazione nuove creazioni ex novo, nuovi miracoli. Per questo principio tutto il mondo è connesso in tutte le sue parti; sì che dall'una si può, attraverso un procedimento ininterrotto, passare a qualsiasi altra.

Nulla avviene ad un tratto. Una delle mie grandi massime, e delle più ricche di applicazioni, è che la natura non fa mai salti: l'ho chiamata legge della continuità;.... e l'uso di questa legge è molto importante nella fisica: essa stabilisce che si passi sempre dal piccolo al grande e viceversa, attraverso il medio, nei gradi come nelle parti, e che mai mi movimento nasca immediatamente dal riposo, né vi giunga se non attraverso un movimento più piccolo; che non si possa mai finire di percorrere alcuna linea o lunghezza prima d'aver percorso una linea più piccola; quantunque coloro che hanno formulato finora le leggi del movimento, non abbiano affatto osservato questa legge, credendo che un corpo possa ricevere in mi istante un movimento contrario al precedente. Tutto ciò permette di stabilire che anche le percezioni evidenti derivano per gradi da quelle che sono troppo piccole per essere osservate. Giudicare altrimenti significa non conoscere a sufficienza l'immensa sottigliezza delle cose, che implica sempre e ovunque un infinito attuale.

(Nuovi Saggi, 1701 segg., Prefazione. G. V, 49).


Applicato alla considerazione del mondo materiale, il principio di continuità stabilisce che la materia è divisibile all'infinito, e che non è possibile concepire un arresto in questa divisibilità, o pensare un elemento che sia indivisibile e possa rappresentare