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Pagina:Leila (Fogazzaro).djvu/315

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IN GIUOCO 303


E si scrive alla figliuola che si è cambiata idea, che si vuole il suo ritorno a casa. Se la piglia bene, cosa molto difficile, si va avanti, la strada è buona. Se la piglia male... ci sarà modo di rimediare. Il sior Momi, seduto sulla soffice bambagia di alquanta rendita al portatore, che dalla Montanina ha emigrato a Padova, sorride alle carte buone, dall’intimo.

Finito il giuoco, suona per Giovanni, gli ordina, titubante, guardando l’ospite, di svegliare il signor dottor Molesin l’indomani mattina alle cinque. Giovanni risponde che sa. Molesin alza verso il domestico la mano aperta.

«Vegnì alle sette» dice. «Son straco. Vegnì alle otto.»