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a 562] TRATTATO DELLA PITTURA — PARTE QUINTA 185

558. Di quante sorta è l'ombra primitiva.

L'ombra primitiva è unica e sola e mai non si varia, ed i suoi termini vedono il termine del corpo luminoso ed i termini della parte del corpo illuminata, dov'essa è congiunta.


559. In quanti modi si varia l'ombra primitiva.

L'ombra primitiva si varia in due modi, de' quali il primo è semplice, e il secondo è composto. Semplice è quello che riguarda luogo oscuro, e per questo tale ombra è tenebrosa; composta è quella che vede luogo illuminato con varî colori, che allora tale ombra si mischierà colle specie de' colori degli obietti contrapposti.


560. Che varietà ha l'ombra derivativa.

Le varietà dell'ombra derivativa sono di due sorta, delle quali l'una è mista coll'aria che sta per iscontro all'ombra primitiva; l'altra è quella che percuote nell'obietto che taglia essa derivativa.


561. Di quante figure è l'ombra derivativa.

Tre sono le figure dell'ombra derivativa: la prima è piramidale, nata dall'ombroso minore del luminoso; la seconda è parallela, nata dall'ombroso eguale al luminoso; la terza è disgregabile in infinito, ed infinita è la colonnale, ed infinita la piramidale, perchè dopo la prima piramide fa intersecazione, e genera contro la piramide finita una infinita piramide, trovando infinito spazio. E di queste tre sorta di ombre derivative si tratterà appieno.


562. Dell'ombra che si muove con maggior velocità che il corpo suo ombroso.

Possibile è che l'ombra derivativa sia moltissime volte più veloce che la sua ombra primitiva. Provasi, e sia a il luminoso, b sia il corpo ombroso, il quale si muove di b in c per la linea bd; e nel medesimo tempo l'ombra derivativa del corpo b si muove tutto lo spazio be, il quale spazio può ricever in sè migliaia di volte lo spazio bc.

L. da Vinci — Trattato della pittura. 24