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240 LEONARDO DA VINCI [§ 758

758. Perchè i termini de' corpi ombrosi si mostrano alcuna volta più chiari o più scuri che non sono.

I termini de' corpi ombrosi si dimostrano tanto più chiari o più scuri che non sono, quanto il campo che con loro confina sarà più scuro o più chiaro del colore di quel corpo che lo termina.


759. Che differenza è dalla parte illuminata nella superficie de' corpi ombrosi alla parte lustra.

La parte del corpo ombroso che si illumina parrà tanto men luminosa quanto essa più si avvicinerà al suo lustro; e questo è causato dalla gran varietà ch'è infra loro ne' loro confini, la quale è cagione che la parte men lucida pare oscura in tali confini, e la parte lucida del lustro pare chiarissima. Ma queste tali superficie che ricevono le dette impressioni sono di natura di specchi confusi, i quali pigliano confusamente il simulacro del sole e del cielo che gli fa campo, e similmente del lume di una finestra e della oscurità della parete nella quale è fatta essa finestra.

DEL LUSTRO

760. Del lustro de' corpi ombrosi.

De' lustri de' corpi di egual tersità, quello avrà più differenza col suo campo, che si genererà in più nera superficie; e questo nasce che i lustri si generano in superficie pulite, che son quasi di natura di specchi; e perchè tutti gli specchi rendono all'occhio quel che ricevono dagli obietti, adunque ogni specchio che ha per obietto il sole, rende esso sole di un medesimo colore, e il sole parrà più potente in campo oscuro che in campo chiaro.


761. Come il lustro è più potente in campo nero che in alcun altro campo.

Infra i lustri di eguale potenza quello si dimostrerà di più eccellente chiarezza, che sarà in campo più oscuro; questa è la medesima di sopra, ma si varia, chè quella parla della differenza ch'esso ha dal suo campo, e questa della differenza che ha un lustro nel campo nero dal lustro generato in altri campi.