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250 LEONARDO DA VINCI [§ 788

788. Perchè i monti paiono avere più oscure le cime che le basi in lunga distanza.

La grossezza dell'aria è di tante varietà di sottilità quante sono le varietà delle altezze che le sue parti hanno dall'acqua e dalla terra, e tanto si trova più sottile e fredda, quanto essa è più remota dalla detta terra. Per la prima la montagna p si dimostrerà più chiara che il monte o, perchè più aria è infra a occhio e p monte, che fra esso a e il monte o; e così il monte q sarà più chiaro che il monte p, ma tal chiarezza non avrà la medesima proporzione colla chiarezza del p, quale hanno le distanze, perchè q si trova in aria più sottile che p, onde si mostra più oscura che non richiede la proporzione della distanza.


789. Come non si deve figurar le montagne così azzurre il verno come l'estate.

I paesi fatti nella figurazione del verno non debbono dimostrare le loro montagne azzurre, come far si vede alle montagne nell'estate; e questo si prova per la quarta di questo che dice: infra le montagne vedute in lunga distanza, quella si dimostrerà di colore più azzurro, la quale sarà in sè più scura. Adunque, essendo le piante spogliate delle lor foglie, si dimostrano di color berettino; essendo colle foglie, sono di color verde; e tanto quanto il verde è più oscuro che il berettino, tanto si mostrerà più azzurro il verde che il berettino, per la quinta di questo. Le ombre delle piante vestite di foglie sono tanto più oscure che le ombre di quelle piante che sono spogliate di foglie, quanto le piante vestite di foglie sono men rare che quelle che non hanno foglie. E così abbiamo provato il nostro intento.

La definizione del colore azzurro dell'aria dà sentenza perchè i paesi son più azzurri di state che di verno.


790. Come i monti ombrati dai nuvoli partecipano del colore azzurro.

I monti ombrati dai nuvoli partecipano di colore azzurro, quando il tempo sarà chiaro intorno ad esso nuvolo; e questo è causato perchè l'aria illuminata dal sole si trova di gran chiarezza, e la similitudine di tale oscurità di monte ombrato dal nuvolo, passando all'occhio per la predetta chiarezza dell'aria, viene a farsi di colore azzurro, come fu provato nella quinta del secondo.