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256 LEONARDO DA VINCI [§ 806

e che il lume della impannata che illumina tale abitazione sia ancor esso del colore del corpo rinchiuso. E così l'abitazione genererà colle sue parti ombrose ombre sopra del corpo rinchiuso, che saranno di colore proporzionevoli ad esso corpo ombrato, e le parti illuminate dal colore della finestra saranno convenienti al colore del corpo illuminato ed al colore delle sue ombre.


807. De' termini de' corpi mediante i campi.

I termini de' corpi mediante i campi sempre paiono variati in più oscurità o chiarezza che l'altro loro rimanente. Quel ch'è detto accade per la settima di questo, che prova che tanto paiono più chiari i termini delle cose bianche, quanto essi confinano in termini più oscuri, e tanto paiono più oscuri i termini delle cose ombrate, quanto esse confinano in cosa più bianca. L'esempio principale si dimostra nel bianco veduto in parte dal sole, la parte illuminata del quale pare più candida al paragone dell'ombra, e l'ombra più oscura al paragone del chiaro; e questo si vede bene nelle pareti de' muri ed in altri corpi piani.


808. Precetto delle ombre.

Le ombre de' corpi distanti debbono esser fatte al medesimo lume, imperocchè se tu facessi la tua mistione de' colori al sole per imitare le cose vedute dal sole, e che poi tu facessi la mistione delle ombre de' corpi all'ombra, per imitare le cose che non sono viste dal sole, e che poi tu mettessi ogni cosa all'ombra, non ti riuscirebbe la vera similitudine; perchè tu hai da considerare che una medesima qualità di colori posta all'ombra sarà ombra vera di quel ch'è posto al sole; e se tu poi dessi il sole all'ombrato come all'illuminato, tu vedresti l'ombra ed il lume imitato esser fatto di un medesimo colore.


809. Dell'imitazione de' colori in qualunque distanza.

Quando tu vuoi contraffare un colore, abbi rispetto che, stando tu nel sito ombroso, in quello tu non voglia imitare il sito luminoso, perchè inganneresti con tale imitazione te medesimo. Quello che hai da fare in tal caso a voler adoperare con certezza come si conviene alle matematiche dimostrazioni, è che per tutti i colori che tu hai da imitare paragoni l'imitante coll'imitato a un medesimo lume e che il tuo colore sia conterminale alla linea visuale del color naturale.

Diciamo che tu voglia imitare la montagna nella parte ch'è veduta dal sole. Metti i tuoi colori al sole, e alla veduta di quello fa la tua mistione di colori imitabili, e paragona al medesimo lume solare, tenendo il tuo colore scontrato col colore imitato; come a dire: io ho il sole a mezzogiorno, e ritraggo il monte a