Pagina:Leopardi, Giacomo – Canti, 1938 – BEIC 1857225.djvu/263

Da Wikisource.

nota 257

Pp. 180 in-16 picc. Riproduce senza nominarla, ma con qualche errore e fraintendimento, l’edizione Starita: tenendo conto, naturalmente, delle correzioni e modificazioni segnate nell’errata-corrige. Il Piatti adoperò un esemplare qualsiasi della Starita, che non portava le due mutazioni ultime fatte eseguire dal Leopardi; e mostrò di non aver conosciuto il secondo volume delle Opere, con l’aggiunta all’errata-corrige, stampando «muore» in XI, 3 e lasciando incompleto un rinvio a Ovidio ch’è in fondo alla nota (6). Questo è confermato da due lettere del Piatti al Ranieri, del 13 febbraio e del 18 ottobre 1836. Nella seconda scriveva: «Faccia i miei piú distinti saluti al Signor Conte Leopardi. Io ho avuto il primo tomo delle sue poesie costí stampate, ma non ho ricevuto mai il 2°, perciò me la mandi Lei una copia»1. Si dimenticava però d’avvertire che quel «primo tomo» l’aveva subito ristampato per suo conto.

7. — Il sogno | Elegia (inedita), nel «Caffè di Petronio» di Bologna, compilato da Pietro Brighenti, n. 33, del 13 agosto 1825, pp. 129-130. Anonima, la poesia comparve nella rubrica delle Notizie bibliografiche.

8. — Idilli e volgarizzamenti | di alcuni versi morali dal greco | del conte Giacomo Leopardi, nel «Nuovo Ricoglitore» di Milano, n. 12, dicembre 1825, pp. 903-904, e n. 13, gennaio 1826, pp. 45-51. Questa primitiva edizione degli idilli comprende L’infinito | Idillio I e La sera del giorno festivo | Idillio II, nella prima puntata; e nella seconda: La ricordanza | Idillio III; Il sogno | Idillio IV; Lo spavento notturno | Idillio V; La vita solitaria | Idillio VI. Nel «Nuovo Ricoglitore» del 1825, nn. 9 e 11, il Leopardi aveva già ripubblicato le Annotazioni dell’edizione Nobili, facendole precedere da un annuncio bibliografico dove la canzone Alla sua donna era riprodotta per intero (n. 9, settembre, pp. 660-661).

  1. Carteggio inedito di vari con Giacomo Leopardi, con lettere che lo riguardano, a cura di Giovanni e Raffaele Bresciano, Torino, Rosenberg e Sellier, 1932, p. 207.