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DIALOGO

DI CRISTOFORO COLOMBO E DI PIETRO GUTIERREZ

Colombo. Bella notte, amico.

Gutierrez. Bella in veritá: e credo che a vederla da terra, sarebbe piú bella.

Colombo. Benissimo: anche tu sei stanco del navigare.

Gutierrez. Non del navigare in ogni modo; ma questa navigazione mi riesce piú lunga che io non aveva creduto, e mi dá un poco di noia. Contuttociò non hai da pensare che io mi dolga di te, come fanno gli altri. Anzi tieni per certo che, qualunque deliberazione tu sia per fare intorno a questo viaggio, sempre ti seconderò, come per l’addietro, con ogni mio potere. Ma, cosí per via di discorso, vorrei che tu mi dichiarassi precisamente, con tutta sinceritá, se ancora hai cosí per sicuro come a principio, di avere a trovar paese in questa parte del mondo; o se, dopo tanto tempo e tanta esperienza in contrario, cominci niente a dubitare.

Colombo. Parlando schiettamente, e come si può con persona amica e segreta, confesso che sono entrato un poco in forse: tanto piú che nel viaggio parecchi segni che mi avevano dato speranza grande, mi sono riusciti vani; come fu quel degli uccelli che ci passarono sopra, venendo da ponente, pochi di poi che fummo partiti da Gomera, e che io stimai fossero indizio di terra poco lontana. Similmente, ho veduto di giorno in giorno che l’effetto non ha corrisposto a piú di una