Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/330

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Brusca austeritá dello stile in chi cerca la purezza della lingua e l’imitazione degli antichi, che si vede ne’ nostri e potea essere in Frontone, e farlo chiamar secco. E se in cosa manifesta ci fosse bisogno o utile, per autoritá allegherei Plutarco Vita Demosthenis nel principio, ove dice di sé ecc. e riprende Cecilio ecc., contuttoché la lingua latina allora non solo fosse viva ma in fiore, ed egli avesse convissuto coi romani ecc. Bisogna forse confessare che Frontone in qualcuno di que’ suoi precetti oratorii ed usi e modi di esercitarsi, dá nel sofistico e s’accosta all’uso dei sofisti greci nell’ imitare gli antichi e lo stil loro: cosa di cui finora forse non si aveva esempio tra’ latini. E qualche precetto è forse proprio nel confine dell’arte vera e giusta, e dell’eccessiva e sofistica. Simmaco pare una traduzionaccia latina di qualche arringa francese. Non vi so dire come mi faccia stomaco vedere la lingua latina in quest’arnese barbaresco, che par proprio una statua del Canova vestita a panni e imparruccata (a Luciano detto di sopra aggiungi, per l’eleganza ricercata, Longino) o meglio, se la lingua va piuttosto paragonata a un sentimento essa, e i pensieri alla figura, par la pelle del leone nemeo sulle spalle... ma non voglio dir di Deianira, la quale credo che fosse bella da vero e non da beffe come queste sfrontate delle opericciuole di Simmaco e de’ suoi pari. Nelle opere presenti di Frontone piuttosto si vede scarsitá che secchezza. Lo stesso M. Aurelio (p. 65) loda Frontone ob cemulaiionis felicitatemi che insomma vuol dire per l’emulazione. Mi par che Longino, Luciano ecc. stieno agli antichi greci, come Senofonte, Tucidide, Erodoto, Platone ecc., come i cinquecentisti ai trecentisti. — Credo certo che la Ep. 12 ad Piunt sia di Frontone ad Aufidio Vittorino genero. i° Non sarebbe probabile che Antonino imperatore si trattenesse a parlare con interesse a M. Aurelio Cesarei d’un fanciullo alieno, 2 0 né che lo chiamasse nostro. 3 0 E naturalissimo nella mia supposizione il passaggio dal periodo precedente a quello curri isto quidem ecc. 4 0 II fine dell’epistola consuona col carattere morale di Frontone espresso nel libro De nepote amisso. 50 Quel Frontone o sia Vittorino sará quello stesso di cui dice (p. 208): quem ipse sinu rneo educo ecc., onde è manifesto che lo teneva con sé anche in assenza di Aufidio. 6° Osservo per mia regola che in questa supposizione non c’è piú bisogno del calcolo sull’etá del fanciullo nel tempo della guerra Cattica ecc.