Pagina:Leopardi - Canti, Piatti, Firenze 1831.djvu/109

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canto xiv. 103


E mai più non vivrai: già ruppe il fato
95L’amor che mi giurasti. Allor d’angoscia
Gridar volendo, e spasimando, e pregne
Di sconsolato pianto le pupille,
Dal sonno mi disciolsi. Ella ne gli occhi
Pur mi restava, e ne l’incerto raggio
100Del Sol vederla io mi credeva ancora.