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116 | la quiete dopo la temp. |
45Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
50Nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
Prole degna di pianto! assai felice
Se respirar ti lice
D’alcun dolor, beata
Se te d’ogni dolor morte risana.