Pagina:Leopardi - Canti, Starita (corretta), Napoli 1835.djvu/21

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di dante 15

Misericordia, o figli,
E duolo e sdegno di cotanto affanno
Onde bagna costei le guance e il velo.
Ma voi di quale ornar parola o canto
45Si debbe, a cui non pur cure o consigli,
Ma dell'ingegno e della man daranno
I sensi e le virtudi eterno vanto
Oprate e mostre nella dolce impresa?
Quali a voi note invio, sì che nel core,
50Sì che nell’alma accesa
Nova favilla indurre abbian valore?

     Voi spirerà l’altissimo subbietto,
Ed acri punte premeravvi al seno.
Chi dirà l’onda e il turbo
55Del furor vostro e dell’immenso affetto?
Chi pingerà l’attonito sembiante?
Chi degli occhi il baleno?
Qual può voce mortal celeste cosa
Agguagliar figurando?
60Lunge sia, lunge alma profana. Oh quante
Lacrime al nobil sasso Italia serba!
Come cadrà? come dal tempo rosa
Fia vostra gloria o quando?
Voi, di ch’il nostro mal si disacerba,
65Sempre vivete, o care arti divine,
Conforto a nostra sventurata gente,